A Georgica 2018 al Lido Po di Guastalla si parlerà anche di “intelligenza vegetale”, un argomento poco conosciuto, che Fabio Bortesi del Tarassaco ci illustrerà attraverso le ricerche di importanti scienziati e biologici di tutto il mondo.
Presso il Teatro del Po di Georgica, metteremo da parte il nostro abituale antropocentrismo ed entreremo nel ricco e sbalorditivo mondo delle piante. Se noi potessimo pesare la vita sulla terra, infatti, l’essere umano rappresenterebbe poco meno dell’1% del totale!
Questa nostra percezione distorta, è stata studiata negli anni ’90 da due biologi americani (Kathryn Williams e Mung Balding), che hanno affermato come l’essere umano soffra di “Plant Blindness”: ovvero, l’incapacità nel vedere il mondo vegetale che lo circonda.
Cosa significa di preciso soffrire di “Plant Blindness”?
Un esempio pratico, potrebbe risultare dall’osservazione di un’immagine composta per l’80% da elementi vegetali (una foresta, un orto, un bosco, ecc…), all’interno della quale c’è un solo piccolo segno di presenza umana. Nel descriverla, noi noteremo e descriveremo solo quest’ultima.
Come mai le piante risultano “invisibili” ai nostri occhi?
Le piante, hanno smesso secoli fa di costituire un pericolo per l’uomo. Il cervello, quindi, che deve fare economia essendo colpito quotidianamente da milioni di stimoli visivi, ha smesso di farcele percepire. Eppure, queste ultime sono la forma di vita più evoluta ed adattabile del mondo vivente.
Nell’incontro che si terrà durante la manifestazione Georgica a Guastalla al Lido Po, Fabio Bortesi si occuperà di spiegare come la neurobiologia vegetale ci abbia permesso di riscoprire questa importante forma di vita esistente sulla terra. L’uomo, ben lungi da essere la cosiddetta “specie dominante”, vive in simbiosi con una forma di vita vegetale che è addirittura in grado di trarci in inganno, utilizzarci come veicolo per la dispersione dei semi e sfruttarci a fini alimentari. Sapete che non era concesso dire, ai tempi di Darwin, che le piante fossero capaci di mangiare gli insetti? Era considerato una aberrazione. Nemmeno era possibile suggerire che le piante si muovessero. Cosa che in realtà fanno di continuo.
Le piante vedono. Le piante sentono. Le piante comunicano. Le piante emettono rumori. Le piante sono capaci di intelligenza e hanno già risolto molti dei problemi che ancora affliggono l’uomo. A noi il compito di ri-scoprirle.
Gli studi a cui si farà riferimento saranno quelli di Stefano Mancuso, Daniel Chamowitz e Renato Bruni.
Articolo di Fabio Bortesi, immagine da https://www.ambienteambienti.com/verde-brillante-libro-mancuso/