Georgica è la Festa della terra, delle acque e del lavoro nei campi. Una manifestazione nata nel 2013, fresca e innovativa nel suo modulo e nelle sue proposte aperte a tutti.
Un programma che cambia ogni anno, unisce eventi dal vivo a tutorials/corsi e incontri con i migliori esperti dei vari settori del verde, degli animali, del mondo rurale, della casa ecologica e del vivere sano nelle abitazioni e all’aperto, della cucina e del buono e sano mangiare, del verde domestico in città e sui balconi.
Con dimostrazioni pratiche, conferenze a tema, con il mercato di prodotti enogastronomici tipici, di fiori e dei vivai di eccellenza in Italia, con mostre ed esposizioni sul tema del ritorno all’agricoltura anche per chi è in città.
Con animazioni e sfide, conversazioni e incontri assieme alla possibilità di degustare e acquistare.
A chi si rivolge:
A chi ama il verde e la buona tavola, a chi vuole risparmiare denaro imparando in prima persona le abilità di una volta, oggi tornate prepotentemente alla ribalta come risposta all’attuale situazione economica. Per chi vuole conoscere e applicare i metodi e la sapienza di un tempo.
A chi vuole staccare la spina godendo di un panorama rilassante, con l’acqua e le piante del Po a fare da quinta, a bordo fiume, cullandosi nell’atmosfera naturale che il Grande Fiume sa offrire. Per chi ama immergersi fuori dal tempo tra espositori con proposte difficili da trovare altrimenti e assaggi invitanti, per godere della visita tra le eccellenze dei vivai tra cui ci si può addentrare con piacere per assaporare profumi, colori e salutari chiacchiere con altre persone che hanno la stessa passione. Georgica è un salto indietro nel tempo ed è un momento di piacere da assaporare in compagnia.
Cosa e chi puoi trovare:
Eventi dal vivo, buona cucina e raffinatezze gastronomiche ma anche prodotti biologici, tipici e dimenticati. Un panorama di valide offerte vegetali quali frutti, fiori, ortaggi e sementi.
Festival di arte ambientale, fiera dei vagabondaggi e dei nomadismi, dei pellegrinaggi, delle transumanze e delle navigazioni di uomini e altro, festa delle singolarità territoriali del Po e di altre vie d’acqua.
Gli espositori sono selezionati tra coloro che possono offrire prodotti di provata eccellenza con banchetti lungo la sponda del fiume.
Gli esperti sapranno coinvolgere il pubblico sui mille temi proposti nel programma a partire dalla riparazione delle biciclette, alla cura degli animali, alla panificazione in casa, all’affilatura dei coltelli, all’acetaia domestica, all’apicoltura, al frutteto e vigneto famigliare, ai vari tipi di cucina e alla casa ecologica solo per citarne alcuni.
I bambini proveranno la gioia di un viaggio a dorso di asino lungo i sentieri nel verde.
Il luogo: magico
Georgica è l’unica festa e fiera che si svolge lungo la sponda naturale del Po, senza cemento o asfalto, senza abitazioni né traffico e con compagna costante la corrente del fiume. Siamo al lido Po di Guastalla, nella Bassa della provincia di Reggio Emilia, terra ricca di storia e di tradizioni.
Proprio sulle rive del fiume a Guastalla attorno all’anno 1000 si svolgeva un importante mercato che attirava gente da ogni dove. Qui dove si svolge Georgica attraccavano le barche dei mercanti che scendevano o risalivano il Grande Fiume per portare prodotti e manufatti che avevano varie e lontane provenienze e che, grazie alla corrente del Po, riuscivano a penetrare la Pianura. Qui arrivavano a piedi o con animali da soma le genti che visitavano la fiera passando da boschi e paludi e in parte lungo i tracciati degli antichi Romani ma in tanti scivolavano sulle acque con varie imbarcazioni approdando a queste rive.
E’ una magia che oggi si ripete grazie a Georgica che ospita banchetti ed eventi proprio nel luogo un cui il Crostolo, torrente appenninico unisce le sue acque al Po in un matrimonio naturale che tutti vedranno a pochi passi. Proprio la sponda sotto la quale si fondono le acque è teatro per rappresentazioni dal vivo e offre ai cultori della fotografia, così come a chi ama i panorami inattesi e sorprendenti, un ricordo unico.
Image credits: Daniele Daolio (1) e Roberto Folloni (2)